Edizione Top quella appena conclusa di Umbria Jazz Festival 2024, parola di Nick The Nightfly e di tutta Radio Montecarlo, la radio ufficiale della manifestazione.
Una splendida rassegna della quale, chi scrive, ha potuto godere del secondo dei due fine settimana previsti in una decina di giornate piena di eventi musicali e culturali svolti nel cuore medioevale di Perugia.
Il più importante festival jazzistico italiano, uno dei più rinomati al mondo, è arrivato quest’anno alla sua 51.ma edizione e ha ospitato grandi personalità musicali. Non solo Jazz spontaneo, jam session e concerti gratuiti per il pubblico lungo le vie del centro cittadino di Perugia o nei suoi parchi, ma anche riconosciute eminenze a esibirsi nei teatri, club, conservatorio, antiche sale, suggestivi ristoranti e, soprattutto per chi ama tirar tardi, sulle terrazze.
Tuttavia, non solo Jazz, ma anche Pop, Soul, Rock, specialmente nell’Arena di Santa Giuliana, che bisogna pur riempire a suon di star musicali di ieri e di oggi, a far discutere i puristi. Puristi che, da qualche tempo, preferiscono all’edizione estiva del capoluogo della regione Umbria l’edizione invernale tenuta nell’incantevole borgo di Orvieto. Edizione invernale senza dubbio molto più ortodossa nella selezione di genere musicale Jazz.
E quindi da Paolo Fresu a Lenny Kravitz, da Enrico Rava a Veronica Swift, da Francesco Bearzatti e Paolo Birro fino al leggendario Nile Rodgers and Chic. Concerto davvero strepitoso, quest’ultimo, che ha in pratica chiuso anzitempo la Kermesse con pezzi iconici realizzati dallo stesso musicista e cantautore americano, genio del funk, soul e pop, che hanno fatto di lui anche uno dei produttori di maggior successo della storia della musica. Madonna e i Duran Duran ringraziano ancora.