Ho incontrato il giornalista, scrittore e saggista Antonio Caprarica al Festival della Bellezza 2024, occasione in cui il volto noto della televisione, è stato uno dei principali inviati della RAI, ha parlato di quello che definisce, anche nel suo nel suo ultimo libro, “Il declino dell’Inghilterra”. E chi meglio di Antonio Caprarica, che spiega da anni la società britannica agli italiani, poteva aiutarci a comprendere le cause del declino e le prospettive di una nazione che continuiamo a guardare con grande affetto?
A Villa Guarienti di Brenzone, nella splendida Punta San Vigilio di Garda sulla sponda veronese dell’omonimo lago, l’uomo di cultura Caprarica si è prodigato in un gustoso excursus tra i tanti Miti British. Soprattutto quelli più popolari del ‘900, comunque sempre disinvolto tra regine e principesse, Sir Winston Churchill e Tony Blair, rotocalchi e libri di storia, arguzia e gossip.
Insomma, le icone dell’immaginario più snob del nostro vecchio mondo.
Un vivido racconto che ha in parte anticipato quello sulla Cool Britannia trattato nel suo ultimo libro LA FINE DELL’INGHILTERRA: UN PAESE SMARRITO, UN TRONO VACILLANTE. Quegli anni ruggenti tra il XX e il XXI secolo in cui la stella di Londra brillava indiscussa, rappresentando nel nostro immaginario il punto di riferimento cui guardare per comprendere dove stesse andando il mondo.
Ma oggi tra la Brexit, l’economia in crisi, la morte della Regina Elisabetta, il disgregarsi della famiglia reale e le gravi malattie del nuovo re e della futura regina, Boris Johnson e gli ultimi premier di cui nemmeno ci si ricorda il passaggio, la luce del Regno Unito sembra spegnersi a poco a poco.
Un sentiero stretto e dirompente tra cultura, humour inglese e un pizzico di sarcasmo percorso senza cedimenti da uno tra i più convincenti opinionisti italiani in attività.
Un privilegio per me aver avuto la possibilità di colloquiare con lui e raccogliere il suo punto di vista su fronti diversi.
Ad Antonio Caprarica ho posto tre domande:
- se la cultura in Italia è ancora politicizzata
- se stiamo tracimando con il politically correct sfociando addirittura nella cancel culture
- se e quali sono gli errori più indisponenti riscontrati negli scritti di ogni giorno.
Tre anticipazioni by Sir Antonio Caprarica:
“Sul terreno culturale ciò che conta sono le idee e il consenso che queste idee riescono a conquistare”.
“La Cancel Culture è soprattutto un difetto di capacità e di analisi di cogliere le differenze della storia e del contesto”.
“È molto importante il modo in cui la comunicazione aziendale si pone rispetto al potenziale fruitore”.
Ora guarda il mio video con l’intera, imperdibile intervista e seguimi su @cristianozanolli.