COSA C’È IN UN TESTO NARRATIVO – parte 3

LA CURIOSITÁ PER GLI ALTRI

Dobbiamo essere curiosi, capaci di abbandonare la nostra morale quando si scrive, capaci di raccontare anche aspetti “positivi” di personaggi aberranti del presente o del passato. Siamo qui a raccontare una storia. Lo scrittore deve creare delle domande nel lettore, una storia, delle immagini. Come facciamo a pensare come un bambino se siamo adulti? Come facciamo a entrare dentro qualcun altro?

Lo scrittore deve avere curiosità per gli altri. Le idee si possono cercare grazie alla curiosità che abbiamo per gli altri. Le idee si possono cercare negli altri e per la curiosità che abbiamo per il mondo. Curiosi delle foglie che cadono, trasformando l’evento in storia eccezionale. Studiare il tempo contemporaneo, leggendo i giornali e guardando i TG, ma anche studiando il passato. Dal trafiletto interessante del giornale locale e dalla vita degli altri, alla ricerca storica e alle cronache stimolanti delle grandi città.

Pensiamo come degli innamorati, pensiamo come se tutta la vita ci parlasse della scrittura. Se cerchiamo di capire davvero quello che c’è intorno a noi, arrivano le idee. Un corso di scrittura è importante per gli spunti di lettura e scrittura e riserva del tempo per noi e per scrivere. Leggiamo di più e scriviamo di meno e in modo più sintetico e curato. Facciamo decantare uno scritto anche per vari giorni prima di editarlo. Leggere e rileggere, editare un lavoro quando riteniamo sia il miglior risultato cui possiamo arrivare. Dopodiché mandiamolo e discutiamone anche in aula.

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Sono imprenditore nel settore metalmeccanico per la ristorazione professionale e da oltre trent’anni seguo l’omonima azienda di famiglia, riferimento industriale del Made in Italy dal 1952. Leggi tutto

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