Il Premio letterario internazionale Scrivere per Amore è promosso da ormai 24 anni dal Club di Giulietta in collaborazione con la Fondazione Pordenonelegge, con il patrocinio del Comune di Verona e con il sostegno di altre numerose realtà locali e internazionali, tra cui Crédit Agricole FriulAdria e Zanolli Forni. Perché a Verona? Perché è la città di Giulietta e del suo massimo cantore William Shakespeare. Perché non esiste città più rappresentativa di Verona del sentimento amoroso, città che si fregia del personaggio simbolo dell’amore e degli innamorati di tutto il mondo. Il premio letterario, dal 2020 Festival letterario, vuole valorizzare i migliori intrecci fra amore e scrittura. La selezione avviene ogni anno tra i libri che, nel corso dell’ultima stagione, hanno saputo meglio narrare la forza e la complicatezza del legame amoroso.
Quest’anno il premio è andato alla trentaseienne danese Anne Cathrine Bomann con il suo libro “L’ora di Agathe” (edizioni Iperborea 153 pagine) che ha convinto la giuria con la sua scrittura semplice, ma profonda e che trasporta il lettore nell’intimità dei personaggi, nelle loro contraddizioni e fragilità. Anne Bomann, dice la scrittrice Michela Marzano presidente di giuria, racconta le persone che ci sorprendiamo a diventare quando qualcuno inaspettatamente si affaccia nella nostra vita. La Bomann, psicologa di professione, ha ambientato la sua storia nello studio di uno psichiatra a fine carriera che ha in cura una giovane paziente depressa. La loro conoscenza innescherà un inatteso e reciproco corto circuito dei sentimenti. Secondo posto a Romolo Bugaro con “Non c’è stata nessuna battaglia” (Marsilio) e terzo posto a Stefania Bertola con “Divino Amore” (Einaudi). La sfida tra i tre finalisti si è conclusa lo scorso 19 ottobre al Teatro Nuovo di Verona. Alla serata condotta da Giovanna Tamassia, presidente del Club di Giulietta, e Marco Ongaro, direttore artistico del Premio, ha partecipato una giuria letteraria di prim’ordine: Eliana Liotta, Andrea Marcolongo, Marino Niola e la citata Michela Marzano (presidente).
Chiamato sul palco, ho avuto il piacere di consegnare alla vincitrice di Copenaghen l’assegno stabilito dal regolamento e condividere con lei la sua fantastica storia di appassionata scrittrice. Pensate: credeva talmente nel suo progetto che ha pubblicato questo suo romanzo d’esordio a proprie spese. Ma “L’ora di Agathe” è diventato subito un caso editoriale alla London Book Fair tanto da essere poi tradotto in ben quindici Paesi e tanto da trionfare nel prestigioso premio internazionale “Scrivere per Amore”. With compliments, Anne, for your tenacity!
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