Tuttavia, è anche vero che certe cose vanno lette, scorse con gli occhi e non ascoltate. Pensiamo ai podcast di articoli dove non possiamo soffermarci su periodi lunghi e ragionamenti per capirne meglio i contenuti, come quando abbiamo il giornale fra le mani. Come è anche vero che in rete troviamo ancora moltissima scrittura standard, povera, raffazzonata come capita in certe chat e chatbot.
In ogni caso, dietro a tutti i video o audio c’è sempre tantissima scrittura. Video, chatbot, podcast, risposte telefoniche ai clienti del Customer Care: se fatta bene, quanta buona e nuova scrittura possiamo fare? Una scrittura non più inamidata e tradizionale come ancora vediamo prevalere on line.
Le nuove scritture devono essere visive per stimolare i nostri sensi. Una scrittura più naturale che si faccia leggere più volentieri, più duttile per prendere una forma diversa a seconda degli elementi in gioco. Il WEB è versatile, ma lo è anche il linguaggio.
Ragioniamo sullo stesso destinatario della nostra comunicazione e di cui oggi possiamo conoscere tantissime cose: la stagione, l’ora, il momento storico in cui scrive. E allora adattiamoci al momento, cerchiamo di parlare contemporaneamente a tutti e individualmente a ciascuno. Questa è la grande opportunità e forza che ci dà la scrittura digitale. Cambiamo prospettiva a seconda della situazione. Un dettaglio può fare la grande differenza. Dipende da noi, dal nostro approccio, dalla nostra cultura. Essere duttili e mai banali nel semplificare troppo.
Nelle sue lezioni americane del 1985, sul finire della “parentesi Gutenberg”, il visionario Italo Calvino indica già al mondo le 6 parole chiave delle scritture del terzo millennio: leggerezza, rapidità, esattezza, visibilità, molteplicità, coerenza. Stupefacente se pensiamo alle loro applicazioni nei siti, app e social di oggi! Calvino ci suggerisce di saltare da un argomento all’altro, di ritrovare il filo cento volte dopo cento giravolte. Questa è l’usabilità che ci fa muovere senza farci mai perdere. Lo scrittore insisteva anche sul valore espressivo della sintassi e della struttura della frase, introducendo i concetti di mobilità e disinvoltura. Parole decisive per raggiungere il nostro obiettivo di essere più informali, miscelando naturalezza e propositività per ottenere testi disinvolti e che vadano incontro al cliente con un sorriso.
E allora mettiamoci al lavoro. In questo nuovo anno, auguriamoci meno tribolato di quello appena trascorso, troviamo il tempo di creare o rimettere a nuovo testi digitali efficaci per gli strumenti utili alla nostra quotidianità: e-book, pdf di brochure, post per blog, post per FB, call to action. Pochi strumenti, ma per molteplici applicazioni.